L'ultimo incontro si apre con alcuni riferimenti
filmografici (un po' come il giorno prima con Matrix), in particolare al
regista Andrej Tarkowskij e al suo rapporto con il tempo. Tra i riferimenti si
propone la raccolta di Polaroid scattate dal regista in Italia e raccolte
nell'edizione "Luce Istantanea". Andrea Oradini ha portato una
Polaroid che diviene un modo di riflettere sulla macchina e il suo rapporto con
il linguaggio.
Subentrano argomenti collegati alla psicologia della
percezione, memoria, oblio, attenzione.
Domande sulla realtà percettiva dei colori...
"Luce istantanea" è un libro
fotografico, basato su scatti effettuati da Andrej Tarkovskij con una polaroid.
Scie esistenziali, echi di una vita immersa nella natura, ritratti, interni di
abitazioni, cimiteri, vasi e fiori, luoghi apparentemente sconosciuti, volti.
L’indagine dell’autore di Solaris è intima ed onirica. Molte situazioni
richiamano alla mente del fruitore le sequenze di film come L’infanzia di Ivan,
Lo specchio e Sacrificio. La presenza del cane, figura metaforica tipica di tutto
il suo cinema, le ombre e la nebbia, una luce giallastra diffusa e molto calda.
La sostanza del suo universo creativo è tutto racchiuso nelle oltre sessanta
fotografie che compongono il racconto visivo di questo volume.
In Luce istantanea è testimoniato anche il lungo e commovente rapporto che Tarkovskij ebbe con l’Italia, paese nel quale visse dopo il suo distacco dall’Unione Sovietica.
Le polaroid realizzate nell’antichissima “piscina” situata
al centro di Bagno Vignoni, meraviglioso borgo medievale in provincia di Siena,
fanno tornare in mente uno dei brani più intensi di tutto il suo percorso
filmico, brano contenuto inNostalghia e girato utilizzando lentissime e
delicate carrellate laterali.
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