venerdì 26 gennaio 2018

Tra presentazione e rappresentazione: mente e spazio (azione)

Il seminario di apre sulla distinzione tra "presentazione" e "rappresentazione" come domanda aperta. Tale domanda aperta viene proposta come spazio della PRESENZA. Cosa significa essere presente? Il banco che tocco, la sedia, la matita, il foglio, li sto toccando o penso di toccarli? Li sto toccando "ora", o penso di toccarli ora... in questo spazio della mediazione (o della realtà) si propone la rappresentazione, geometrica, analitica... in particolare nel canale visivo entro una cornice, che può diventare scena.
Come nel gioco del "CUCU'" dell'infanzia con le mani davanti agli occhi che si aprono allo sguardo e alla sorpresa, si apre il sipario, si accendono i proiettori nel buio...
A partire dai testi di Sacks e Dell'Acqua si propone la soggettività della percezione a partire dai racconti in ambito neurologico e psichiatrico.



1. Su un foglio bianco si segnano cinque punti.
Immaginazione libera a partire dai punti sul foglio, suggestioni.

2. Nella seconda aula senza banchi esercizio a occhi chiusi.
Si immagina lo spazio dell'aula, quindi cinque punti.
A un segnale sempre a occhi chiusi ci si sposta insieme da un punto all'altro.
Si aprono gli occhi e si commenta.


3. Tornando nell'aula con i banchi, rappresentazione semplice a partire dal foglio bianco come limite dello spazio di movimento, aula, cornice.
A gruppi si rappresentano sul foglio quindi si provano nella seconda aula azioni e interazioni corporee.

4. Presentazione finale "partiture" sceniche.




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